SHIATSU IN POSIZIONE PRONA: DIAGNOSI DELLA SCHIENA

Nell’articolo “LO SHIATSU IN POSIZIONE PRONA“, abbiamo analizzato vantaggi/svantaggi ed il perché della posizione prona. In questo articolo, invece approfondiamo la diagnosi della schiena.

La diagnosi della schiena

Per curare un’anomalia della schiena, bisogna innanzitutto localizzarla. Occorre fare molta pratica, dal momento che vi sono differenze tra le illustrazioni delle mappe e la realtà. Infatti, si potranno avere difficoltà a localizzare sul corpo del paziente quanto illustrato nelle mappe. Alla base di questo trattamento vi è la spina dorsale e, se non si sa distinguere la posizione delle vertebre, non si avranno le idee chiare. Quindi, anzitutto, inizieremo a conoscere la colonna vertebrale.

L’haikou-shin

Nella medicina orientale, il metodo che ha come obiettivo la diagnosi della malattia osservando le condizioni della schiena si chiama haikou-shin (hai = schiena, kou = osservare come sta e shin = diagnosi). Forse, sarebbe più appropriato utilizzare il termine (cinese) kou-se, dato che kou vuol dire “proteggere” e se significa “schiena”. Tuttavia, si utilizza l’ideogramma giapponese perché è simile a quello che si usa per lo sho dell’addome. Prima c’è il pittogramma corrispondente alla schiena e poi quello corrispondente alla diagnosi, non viceversa.

La tradizionale prassi diagnostica della schiena consiste nell’esaminare la struttura, la pelle, i muscoli e le anomalie dei punti yu (punti sul meridiano di vescica collegati direttamente agli organi). Nello shiatsu, inoltre, la schiena ricopre un ruolo importante, e il metodo che le si ricollega è l’haikou-shin (valutazione della schiena).

Shiatsu dei meridiani e organi interni

Nella chiropratica, la cura della spina dorsale è un passaggio fondamentale della terapia e, per capire dove c’è un’anomalia e curarla, il trattamento è minuzioso. Nello shiatsu dei meridiani, invece, per risolvere i disturbi si trattano i meridiani e, quindi, non viene presa in considerazione ogni parte della colonna vertebrale. Questo perché, se anche esistono anomalie, non necessariamente sono la causa delle malattie o devono essere oggetto di terapia. La chiropratica sostiene, probabilmente a ragione, che la pressione o la distorsione della colonna vertebrale possano essere la causa dei disturbi degli organi interni. La colonna vertebrale rappresenta il punto di inizio e fine del sistema nervoso autonomo o vegetativo perché c’è un collegamento tra la parte della colonna legata al sistema nervoso autonomo e i singoli organi.

Il sistema nervoso mantiene l’equilibrio delle funzioni autonome degli organi interni attraverso i gangli (del sistema nervoso autonomo), che si trovano a lato della colonna. Tramite essi, gli organi ed il sistema nervoso vegetativo comunicano e si influenzano a vicenda. Pertanto sarebbe più ragionevole riflettere su quale ganglio regoli una determinata parte.

Per lo shiatsu, invece, le reazioni degli organi interni si riflettono non solo nella spina dorsale ma in tutto il corpo, e ciò è considerato come un riflesso del sistema nervoso autonomo. Pertanto, l’haikou-shin è proprio il metodo che non considera singolarmente le anomalie e i disturbi della schiena, ma li ricollega ad uno squilibrio dei meridiani. Nei punti yu dell’agopuntura è difficile verificare il kyo-jitsu del meridiano ma, nello shiatsu, la diagnosi diventa semplice, perché si valuta la reazione superficiale della cute. Questa connessione con la superficie della pelle rende l’haikou-shin adeguata allo shiatsu, perché qui viene praticata la “diagnosi e cura simultaneamente”. Ulteriore conferma viene dal fatto che essa sia correlata alla valutazione dell’addome.

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