Le sensazioni sulla pelle
Spesso ci si trova di fronte a persone che affermano: “Provo solletico quando mi fanno l’anma” o “Quando mi fanno lo shiatsu avverto un po’ di dolore, ma è piacevole”. Ugualmente, si incontrano persone con la cute sensibile, o che non amano essere toccate. Visto che abbiamo imparato come dev’essere il nostro tocco sulla pelle, approfondiamo anche la conoscenza della cute.
La pelle è paragonabile ad un involucro che avvolge la vita e che separa l’ambiente esterno da quello interno, come il confine di una nazione che, per evitare invasioni, deve essere sempre in allerta, e trasmettere in ogni istante le informazioni al nucleo centrale.
Dunque, la prima funzione della cute è quella di separare e difendere l’ambiente interno da quello esterno. Per fare questo, la pelle deve essere attenta ed elaborare ogni stimolo proveniente dal “fuori confine”, avvalendosi del sistema simpatico, che previene eventuali danni e attacchi. Pertanto, riveste l’ulteriore funzione di trasmettere dati: di fronte ad uno stimolo forte, lancia il segnale del dolore e chiede soccorso. Dunque, è inevitabile passare tramite il sistema simpatico per poter toccare l’altra perssona; ma, se la istighiamo con l’approccio “ora ti tocco”, sicuramente si crea contrazione ancora prima del contatto. Simile tensione lungo tutto il corpo vi è anche quando l’altro non è in grado di identificare la zona che stiamo toccando: ciò si traduce in ulteriore stress. Dato che gli obiettivi dello shiatsu corretto sono rilassare e favorire il riposo del paziente, non commettete quesi errori.
Un confine tra due territori
Il confine non solo ha un ruolo di difesa, ma funge anche da frontiera per le “relazioni pubbliche”, cioè per effettuare degli scambi con l’ambiente esterno. Questa funzione è molto rilevante per il metabolismo. In tal caso, è il sistema parasimpatico ad attivarsi, collegaando il mondo esterno a quello intrno, garantendo la continuità delle attività vitali, aumentando la circolazione e dilatando i pori della pelle.
Per favorire il legame con il mondo esterno, dobbiamo creare per il ricevente una situazione di rilassamento, magari coprendolo con una coperta. Questo significa, inoltre, che quando c’è questa sorta di tregua, con la quasi assenza di mutamenti, la cute si rilssa ed il sistema parasimpatico guida il nostro corpo verso uno stato emotivo e fisico più disteso. Pertanto, la nostra pressione, se caratterizzata da limitati cambiamenti, riduce la tensione creeata dal sistema simpatico. Tale pressione, se correttamente esercitata, entra in profondità e consente anche l’aumento degli scambi con il mondo esterno.
Se un organo presenta anomalie, la pelle riceve tali segnali e li rappresenta, manifetando sintomi quali durezza, bassa temperatura, dolore e sudore. Queste manifestazioni cutanee (kyo e jitsu) sono segnali relativi ad un organo che possiamo curare, tramite una giusta stimolazione, lungo il percorso del suo meridiano.